Top3 2022

 Tra una cosa e l'altra non sono riuscito a scriverla prima della fine dell'anno: qui ci sono 3 solide certezze che non sono state scalfite dall'autunno.  


3) The Sandman: una prima stagione quasi perfetta per l'adattamento di Netflix di uno dei miei comics preferiti in assoluto. Nonostante alcuni cambiamenti di sesso e/o colore di alcuni personaggi che ormai sono una tassa da pagare, la storia riesce ad essere parecchio aderente a quella del fumetto. Gli effetti visivi sono molto curati e non invasivi. L'unica nota stonata per me è stata la puntata si Johanna Constantine che ho trovato noiosissima. 


2) Better Call Saul season finale: la degna conclusione di una serie nata come spin-off  di una delle migliori serie degli anni 2000 ma che per me è riuscita a superarla alla grande. Questa è stata una stagione perfetta, che chiude una serie quasi perfetta. Gilligan dopo il successo di Breaking Bad ha tirato fuori dal cilindro questo gioiello sfruttando alcuni amatissimi personaggi secondari e approfondendoli per raccontarci il lungo percorso che porterà Jimmy Mcgill a diventare Saul Goodman. Spero vivamente che Gilligan abbandoni questo universo perchè credo che qualsiasi altra cosa non potrà raggiungere o anche salo sfiorare la qualità raggiunta con BCS.

1) Heartstopper: come l'anno scorso, con Strappando lungo i bordi, finisce al primo posto una serie che forse non sarà la più bella ma mi ha colpito al cuore. Scoperta per puro caso attraverso un link di Leganerd ad un intervista ai due protagonisti. L'intervista mi ha incuriosito e, nonostante non fosse proprio il mio genere, l'ho cominciato: ho visto tutta la stagione un episodio dietro l'altro. Ho rivisto la serie almeno altre due volte, ho comprato i primi 4 volumi e li ho letti 2-3 volte; attendo la seconda stagione in aprile per vedere la trasposizione del viaggio a Parigi e il quinto volume del fumetto che dovrebbe concludere la storia di Charlie e Nick. Questa è una serie che dovrebbero vedere sia gli adolescenti che gli adulti poichè può insegnare qualcosa ad entrambi. Al premio Oscar Olivia Colman basta una frase per giustificare la sua presenza; una frase che racconta di come la nostra società, nonostante tutti i passi fatti avanti negli ultimi anni, non sia ancora aperta a tutti.


Vediamo cosa porterà quest'anno e chissà quale sarà la mia classifica per questo 2023.

T.M.L. </3 

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